Descrizione
"Mercati di Traiano" è il nome moderno di un esteso complesso di edifici di epoca romana nella città di Roma, che in origine si estendeva anche oltre i limiti dell’attuale area archeologica, in zone oggi occupate da palazzi moderni.
Il complesso sorse contemporaneamente al Foro di Traiano, agli inizi del II secolo, per occupare e sostenere il taglio delle pendici del colle Quirinale, ed è separato dal Foro per mezzo di una strada basolata. Si articola su ben sei livelli.
Le date dei bolli laterizi sembrano indicare che la costruzione risale in massima parte al regno di Traiano, forse da attribuire al suo architetto Apollodoro da Damasco, sebbene sia possibile che il progetto fosse già stato concepito sotto Domiziano, con forse l'inizio dei lavori di sbancamento.
Gli edifici sono separati tra loro da un percorso antico che in età tarda prese il nome di via Biberatica.
La parte inferiore, a partire dal livello del Foro, comprende gli edifici del Grande emiciclo, articolato su tre piani e con due Aule di testata alle estremità, e del Piccolo emiciclo, con ambienti di nuovo su tre piani.
Due scale alle estremità del Grande emiciclo consentono di raggiungere i piani superiori e la via Biberatica.
A monte della strada, si eleva il Corpo centrale, con tabernae al livello della via e altri tre piani di ambienti, alcuni particolarmente curati ed elaborati.
In direzione nord la via piega, fiancheggiata a monte dal complesso della Grande aula: l'ampio spazio centrale, su cui si affacciano una serie di ambienti su due livelli, costituisce l'attuale ingresso del monumento da via Quattro Novembre.
Da qui si accede con passaggi moderni sia alla via Biberatica che agli ambienti del Corpo centrale.
Verso sud la via si ricollega con l'attuale via della Salita del Grillo, che ripercorre un percorso antico, costeggiando ambienti scarsamente conservati e il piano superiore di un ulteriore isolato.
I Mercati di Traiano costituiscono un articolato complesso architettonico che, utilizzando la duttile tecnica costruttiva del laterizio (cementizio rivestito da un paramento in mattoni), sfrutta tutti gli spazi disponibili ricavati dal taglio delle pendici della collina, inserendo ambienti di varia forma ai differenti livelli del monumento. Tale articolazione permette di passare dalla disposizione curvilinea dell’esedra alle spalle dei portici del Foro di Traiano, a quella rettilinea del tessuto urbano circostante.