Descrizione
La leggenda vuole che Roma ebbe le sue origini sul Palatino. In effetti, scavi recenti hanno mostrato che delle popolazioni vi abitavano già nel 1000 a.C. circa. Secondo la mitologia romana, il Palatino fu il luogo dove Romolo e Remo vennero trovati dalla Lupa che li tenne in vita. Secondo questa leggenda, il pastore Faustolo trovò gli infanti e, assieme a sua moglie Acca Larentia, allevò i bambini. Quando Romolo, ormai adulto, decise di fondare una nuova città, scelse questo luogo. (Si veda Fondazione di Roma per un resoconto più dettagliato del mito.)
Gli Imperatori Romani costruirono i loro palazzi sul Palatino. Le rovine dei palazzi di Augusto, Tiberio e Domiziano sono ancora visibili. Lo stesso termine palazzo deriva da Palatino.
Augusto acquistò la casa dell'oratore Ortensio, situata accanto alla cosiddetta "casa di Romolo" ancora esistente, secondo la tradizione, nel 31 a.C., la ampliò con l'acquisto di case vicine e vi dimorò senza tuttavia farne un palazzo vero e proprio. Una parte della residenza era riservata alla moglie Livia, la cosiddetta "Casa di Livia". Attualmente le due residenze non sono aperte al pubblico. Nell'ambito della residenza, Augusto edificò il tempio di Apollo Palatino, con un ampio portico e biblioteche.
Successivi ingrandimenti della residenza imperiale si devono a Tiberio e a Caligola. Nerone vi aveva fatto costruire la domus Transitoria e i giardini che collegano il Palatino all'Esquilino.
In epoca moderna il colle fu proprietà della famiglia Farnese e fu occupato dagli Horti Palatini Farnesiorum, o Giardini, tuttora in parte conservati al di sopra dei resti della Domus Tiberiana. Alcuni edifici o apprestamenti architettonici sono stati risparmiati dagli scavi, condotti sul colle a partire dal XIX secolo.