La Chiesa giudice di se stessa

Sono trascorsi 20 giorni dall'ultimo atto di pedofilia commesso da un sacerdote a Como, nei confronti di un ragazzo disabile. Don Mauro Stefanoni è stato condannato a otto anni di detenzione.
La Chiesa, nella persona del vescovo di Como, monsignor Diego Coletti, ha deciso all'inizio di non sospendere il parroco, ma di trasferirlo semplicemente in un altro paese, come assistente per bambini. Ora, dopo la condanna definitiva, rimuove il parroco, ma senza troppo rigore. Come al solito un ennesimo tentativo di minimizzare comportamenti scorretti. La Chiesa sempre più accusa ed è giudice nelle questioni morali, ma poi si nasconde nel perdonismo cristiano quando il moralismo riguarda il clero stesso.