La musica italiana sta attraversando un periodo di crisi o si tratta solo di "moda-cover"?
Di Radagasth - 11/08/2008 11:13:29
La musica viene considerata la forma di globalizzazione più antica e potente del mondo. Lo scrittore inglese Nick Hornby definisce la musica come un carburante, una compagna, una fonte costante di ispirazione letteraria, una consolazione, un energetico,un mezzo di espressione personale quando, come spesso succede, i mezzi che si hanno a disposizione vengono meno.Ma com'è la musica oggi? E soprattutto come sono i cantanti?
Facendo un resoconto, da qualche anno a questa parte,si parla di cantante come mero esecutore, che si diverte ad arrangiare brani di altri tempi. E' come se, in un certo senso, sia venuto meno quel quid che fa di un cantante un vero artista! Già, perchè essere un cantante non significa solo eseguire correttamente un brano, ma farlo proprio, interpretarlo,personalizzarlo, così come anche avere attitudine a creare, comporre, ideare!E' come se in questo momento la musica mancasse di questi verbi!Ne è di esempio la cover di Daniele Silvestri "Una giornata al mare" interpretata per la prima volta dall'Equipe 84 nel Sanremo del 1971 e riproposta da Paolo Conte nel 1974!Ma non dimentichiamo la recentissima e simpaticissima cover della Bandabardò: il "Guaglione" di Renato Carosone si è trasformato in "Bambino", il brano è interpretato in francese e nel ritornello incontra l'ironia sorniona dello spagnolo Tonino Carotone se si improvvisa in un'improbabile parlata partenopea.
Inoltre, si va alla ricerca di personalità particolari, dotate di ugole fuori dal comune, strane e assolutamente lontane da quelle (ormai tradizionali) di Giorgia, Laura Pausini, dei Pooh e di tanti altri che, pur avendo portato la musica italiana alle vette delle classifiche internazionali, hanno (senza volontà e per forza maggiore) ceduto il posto a pseudo-artisti o meglio,a giovani talentuosi come Giusy Ferreri che, con questa voce aggressiva, senza dubbio estrosa e molto vicina alla nota Amy Winehouse, ha fatto di "Non ti scordar di me" il vero tormentone estivo!
Che dire, la musica italiana mancherà di certo ,(momentaneamente),di ugole d'oro del calibro di Mina, della Oxa, di Baglioni, di Morandi, di Albano...ma allo stesso tempo ci permette di canticchiare testi fantasiosi, leggeri e dotati di una giusta dose di ironia, facendoci fare volentieri a meno dei testi (tipici sanremesi anni 80-90) che trattano di isoddisfazioni esistenziali, di dolore insito nell'esistenza e di altri temi talvolta pesantemente drastici che forse hanno,comunque, creato la giusta ispirazione per "Lamette" della Rettore...!!!