Di Patrizia Caiffa
Dal 04/04/2013 al 07/04/2013
Genere teatro civile
Al Teatro Furio Camillo
Maria Celeste ha un sogno nascosto che le arde nel cuore: sogna di sposarsi. Ma non vuole un uomo qualsiasi. Maria Celeste vuole un marito che abbia almeno finito gli studi secondari. Ha un obiettivo preciso: imparare, conoscere le relazioni tra quei suoni misteriosi che generano le parole. Perché non aggiungere anche questo piccolo dettaglio in più al sogno di ogni donna di maritarsi?
E nella preparazione di un piatto speciale, morbido e avvolgente come un abbraccio, Maria Celeste troverà il suo “Amedeo Nazzari”, che la introdurrà nell’inebriante mondo delle parole tra esercizi di grammatica e delizie d’amore. Ed ecco che il suo piccolo mondo, fatto di quotidianità e chiacchiere di paese, si fa più grande, il pensiero si espande oltre le mura della stanza, oltre i confini, oltre i legami.
In una primavera bianca e assolata di Sicilia, tra profumi d'acacia e fiori di sambuco, “Il velo della sposa e l’abbecedario” è un racconto di sogni e speranze, un omaggio alla libertà del pensiero. Un pensiero che spicca il volo e supera distanze e vuoti, e che nella società del profitto diventa minaccia da estirpare. Ma chi può mettere in gabbia le ali del cuore?